Festival Internazionale del Film di Roma: Mio papà e I Milionari

Festival Internazionale del Film di Roma: Mio papà e I Milionari

[caption id="attachment_14252" align="alignnone" width="300"]Una scena del film Mio papà, con il nostro attore Niccolò Calvagna. Regia Gulio Base Una scena del film Mio papà, con il nostro attore Niccolò Calvagna. Regia Gulio Base[/caption] [caption id="attachment_14024" align="alignnone" width="300"]I MILIONARI PIC FRAME I milionari, regia Alessandro Piva, con i nostri attori Daniele Boccarusso, Clotilde Esposito, Manolo Capissi e Francesco Ferrante[/caption] Si è concluso sabato 25 ottobre il Festival Internazionale del Film di Roma: oltre una settimana di proiezioni e tante star in giro sul red carpet del Parco della Musica della capitale. Si tratta della terza (ed ultima) edizione sotto l’organizzazione di Marco Müller, e la prima a non essere competitiva. I premi, infatti, sono stati assegnati solo ed esclusivamente dal pubblico. L’accoglienza, come sempre, è stata ottima. D’altronde gli interpreti e gli sceneggiati attesi, da migliaia di romani (e non solo), erano davvero numerosi. Tra gli altri Lily Collins, Sam Claflin, Kevin Costner, Richard Gere, Clive Owen. Presenti ben due film che vedono coinvolti attori della nostra agenzia: il primo è Mio papà, per la regia di Giulio Base, con il nostro attore Niccolò Calvagna; il secondo, invece, è I milionari di Alessandro Piva con i nostri attori Daniele Boccarusso, Clotilde Esposito, Manolo Capissi e Francesco Ferrante. Il vincitore del Premio BNL del pubblico al miglior film è stato “Trash” di Stephen Daldry, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Andy Mulligan. Shier gongmin” di Xu Ang, invece, si è aggiudicato il Premio del Pubblico nella sezione Cinema d’oggi (con una trama che ricorda molto “La parola alla difesa”). I premi delle sezioni Mondo Genre, Cinema Italia (Fiction) e Cinema Italia (Documentario), poi, sono andati rispettivamente a: “Haider” di Vishal Bhardwaj – che ha trionfato sul ben più popolare “Nightcrawlers”- “Fino a qui tutto bene” di Roan Johnson (che ben lascia sperare sulle potenzialità e sul futuro del cinema italiano) e “Looking for Kadija” di Francesco G. Raganato. Da ricordare, inoltre, c’è Andrea Di Stefano regista di “Escobar: Paradise Lost”, vincitore del Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima. Oltre alle due menzioni speciali del premio, Laura Hastings-Smith produttrice di “X+Y” di Morgan Matthews e “Last Summer” di Leonardo Guerra Seràgnoli Il Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano, infine, è andato a “Largo Baracche” di Gaetano Di Vaio con menzione speciale per “Roma Termini” di Bartolomeo Pampaloni.