Timbuktu, dal 12 febbraio al cinema
Timbuktu, dal 12 febbraio al cinema
Esce oggi, 12 febbraio, nelle sale cinematografiche, Timbuktu, la pellicola del mauritano Abderrahmane Sissako, candidata agli Oscar come miglior film straniero. Nel film la nostra attrice Luna Mirian Iansante, che ha doppiato la voce della bambina protagonista.
Molto apprezzato al Festival di Cannes, il film si propone di raccontare il fondamentalismo islamico riducendolo fino all'osso e, per questo, mostrandolo in tutta la sua follia.
[caption id="attachment_16041" align="alignnone" width="300"]Kidane vive in pace nel deserto con la moglie Satima e la figlia dodicenne Toya, nonostante a pochi chilometri, a Timbuktu, un regime soffocante opprima la gente vietando in nome di Allah di: fumare, giocare a palla, fare o ascoltare musica, stare seduti fuori dalla porta di casa. Le donne, totalmente velate, devono mettersi i guanti, anche la pescivendola mentre lavora. Per i trasgressori, pene varie che vanno dalle frustate alla lapidazione, che avviene, secondo la sharia, dopo aver sepolto il corpo nella sabbia fino al collo. A causa di una lite banale per uno dei suoi buoi, ucciso da un pescatore perché si impigliava nelle sue reti, Kidane finisce sotto processo proprio a Timbuktu, piombando in quell'inferno da cui era riuscito a stare lontano. E soprattutto, a tenere lontana la sua adorata famiglia.
Musiche, originali e meravigliose, di Amine Bouhafa. Fotografia da lasciare senza fiato. Ma quello che più colpisce nel film è il racconto di quelle cose semplici e normali che accomunano tutti noi esseri umani. Quando c'e amore, tenerezza, serenità e leggerezza secondo Abderrahmane Sissako, non ci può essere spazio per nessuna dittatura.
Consigliato da Studio Emme, un film profondo, che fa davvero riflettere ...
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